ALL’ACQUA, ALL’ACQUA
1 Aprile 2022
All’Acqua, all’acqua …
Quando passano cinque mesi senza avere potuto avere modo di respirare profondamente, a lungo, l’acqua abbondante, ogni altra preoccupazione o pensiero svaniscono da me. Tutto inizia da lì. Da sempre penso, “come si fa a chiamarla maltempo? Che problema abbiamo? Siamo davvero disconnessi”. Così questa mattina, ancora nel buio, gli scrosci provenienti da ovunque mi hanno regalato un dormiveglia nel quale vedevo le correnti dei cieli: quella che risale dal Sebino, da sud, che incontra e discute con quella proveniente da nord, del resto lì c’è la Presolana, non è che si possa fare diversamente, no? Ma ecco la corrente da ovest (quella da est taceva, era in attesa dell’alba): vi divido io, che poi tanto creiamo questo bellissimo effetto – come lo chiamano i bipedi? Ah sì, effetto surround. Così le correnti si accordano. La pioggia continuava a scendere. Quando sono uscito, respiravo. Improvvisamente il mio corpo sembrava rinvigorito. Poi, in giardino, ho incontrato il merlo che ogni giorno passeggia sotto casa. Era lì a godersi la pioggia, perché prima di andare sull’abete, dove l’ho seguito per fargli un selfie (diciamo così), si è fatto un giretto nell’erba, poi su un ramo, quindi su un altro, un altro ancora e hop, eccolo lì. Ancora non ho fatto nulla, sono in piedi da meno di due ore. Oppure, quante cose mi sono già successe e non sono ancora in piedi da due ore. Non è tutta questione di prospettiva? Ora posso affrontare tutto il resto. Ma proprio tutto.
Buona giornata. Statemi tutte e tutti bene, mi raccomando.
Dav